Ieri si è riaperta la
baraonda degli spettacoli estivi al mercato Sakaemachi, una delle figate più
autentiche che Okinawa ha da offrire. Ogni ultimo sabato del mese, fino a
ottobre, le tre Oba Rappa – signore del posto che nella vita normale hanno
attività commerciali nel mercato, ma che da quando hanno iniziato a cantare rap
nella lingua di Okinawa stanno avendo un successo incredibile – accompagnate da
un circo matto di musicisti e ballerini si esibiranno sul palco casereccio del
mercato nel quartiere di Asato, a Naha. Io, come sempre, ero in prima linea e
ho fotografato tutto il fotografabile.
Ieri la temperatura e l’umidità
erano impossibili, la mia camicia l’ho completamente sudata dopo dieci minuti,
ma anche il resto dell’umanità presente non è stato a guardare. Lo spettacolo
si è svolto secondo il copione già collaudato, con un inizio lento e un
crescendo costante che ha portato il pueblo unido a ballare e roteare i polsi
nell’ammucchiata finale. Qualche novità, qua e là. A partire da un gruppo di
Eisa – la musica/danza tradizionale di Okinawa – composto da membri con la
sindrome di Down, bravissimi e infuocati durante la loro esibizione.
Il clou, come sempre, è
stata la performance delle tre Oba Rappa, ma si è vista anche qualche altra esibizione
senza prezzo. Per la prima volta ha fatto capolino la gaijin music, con un gruppo (A-Nova) di Londra che ha schitarrato
note europee, roba esotica da queste parti. Ha concluso un gruppo bravissimo
che sembrava uscito da un film di Kusturica. Fra i suoi membri una spettacolare
suonatrice di ? contrabbasso? viola? violone? cinese. Nelle sere d’estate si
esibisce lungo Kokusai-dori ma ieri era lì sul palco, che emetteva magia e
sudava come tutti. Avrei voluto asciugarle la nuca con la lingua in funzione di
spugna, ma quello di Naha è un mondo piccolo e parla, non sta bene andare in
giro ad asciugare le nuche, credo.
A fine orgia ci siamo trascinati,
tanto per cambiare, da Sudaka (mi scuso per il giochetto di parole), il
ristorante argentino che amo e che ci ha ristorati a suon di empanadas e birre. Poi sono rotolato a
casa e tutto si è fatto buio.
(foto di 桑村 ヒロシsan, arigato!)
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