Sòccia, che fatica quest'anno organizzare la quinta edizione del mitico Nippoparty! Il clima ha avuto le sue cosine fino all'ultimo, quindi siamo impazziti con le date, il guardaroba, le lochèscion e le latitanze. Inoltre, in un eccesso di fiducia (ed eccesso di scorte di magazzino a Bokki), ho importato quantitativi da esodo di nippofigate. Risultato: in magazzino avrò scorte per almeno altri cinque nippoparty.
L'acqua scesa dall'alto dei cieli ci ha obbligato a raddoppiare le date della cosa: sabato nella celeberrima Palesio, domenica alla Quaderna, sei chilometri un po' più in là. Nonostante la scarsa affluenza - pochi ma boni - e le fatiche da magazziniere, io e Satoko ci siamo divertiti assaje, soprattutto nei momenti orgiastici dei pranzi, una bailamme di calorie e amigos tutti insieme avvolti da sughi. Inoltre abbiamo potuto amare la natura dei luoghi, una specie di sogno nella nostra quotidianità al cemento fitto di Naha.
Anche quest'anno, come a quasi ogni edizione, siamo riusciti ad ammazzare una sedia. Grande successo hanno avuto i manufatti di Satoko, ma anche le maschere da giappo-wrestler hanno fatto la loro parte porcellina. In cucina si sono sono fatte scintille, con tutti gli dèi del Creato: gramigna al ragù, caserecce al ragù, crescenta, torte, crostate, colombe e molto altro. Zero piatti giapponesi, come nella tradizione del nippo-party.
Un sentitissimo GRAZIE MILLE VOLTE MILLE, genuflessi su chicchi di riso ancora da cuocere, a Eleonora-san (al quinto di giro di boa in qualità di host!) e ad Alberto-san per l'impagabile ospitalità e aiuto sinergico a Palesio e alla Quaderna! Senza di Voi questo pianeta sarebbe molto più povero di spirito. E un arigatone, ovvio, ai cari vecchi amici che ancora una volta sono venuti, nonostante il clima invernale, e ai nuovi che hanno partecipato per la prima volta!
L'anno prossimo, cadesse il mondo, lo rifaremo.