Sabato scorso ho finito una tripletta di lezioni di cucina girolama presso Cookin' Talk, una nuova scuoletta che, intelligentemente, mette assieme pappe globali e lingua inglese. Le lingue si imparano se ti piacciono, e un buon piatto può aiutare. Lo staff di insegnanti è composto perlopiù da dame di diverse provenienze - Giamaica, Corea del Sud, Malesia, U.S.A., Cina - che hanno portato piatti esotici sull'altura di Ameku, la parte 'moderna' di Naha. Di recente anche un cuoco afgano è stato assoldato, evviva!
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La scuola è nata lo scorso luglio, in piena peste cinese. E, anche se quest'ultima permane, nell'arco di questo anno scarso Cookin' Talk è riuscita a mettere in fila una bella serie di micro-eventi legati alla cucina. C'era davvero bisogno a Okinawa di una scuola così, che portasse una ventata di aria fresca, internazionale e stimolante (vedeste la noia mostruosa delle lezioni di inglese che circolano nelle scuole pubbliche e private dell'arcipelago...).
Bravissima manager, Kaori-san, motore della scuola, coadiuvata dalle gentilissime Chisato-san e Saki-san. Gesù, quanti piatti le ho viste lavare dopo le mie orge di calorie... Calorie più possibile rispettose delle bestiole. Più passa il tempo e meno riesco a concepire la fetta di mucca come alimento. Quando possibile, utilizzo sempre alternative vegetariane alla carne.
Nell'arco di un paio di mesi siamo riusciti a tenere tre lezioni completamente diverse fra loro. Durante la prima, sulle note di Mario Del Monaco, abbiamo steso qualche chilometro di buonissime tagliatelle accompagnate da un ottimo sugo di funghi e aceto balsamico.
Al secondo giro, sulle note di Pino Daniele, abbiamo infornato un battaglione di melanzane alla parmigiana.
Al terzo e ultimo appuntamento, sulle note di cantanti assortiti italiani stanati su internet - mi ero dimenticato i CD a casa -, abbiamo fatto montagne di piadine (con ottimo olio d'oliva) accompagnate dalla Trimurti italiana: friggione, peperonata e caponata. Avanzi: zero.
Durante l'ultima lezione ha partecipato anche l'amicone John Davis, 'The Cheese Guy of Okinawa', in arte "Giovanni Il Formaggiaio". Il suo stracchino ha fatto furore tra le partecipanti, e io in particolare ho goduto con il suo eccelso formaggio affumicato.
Ora è iniziata la stagione delle piogge e Cookin' Talk proseguirà con la sua attività regolare di lezioni (io sono stato una specie di invitato occasionale). Da tempo lotto per portare un po' di Europa da queste parti, così ho presentato due amici, ottimi cuochi, alla scuola. Il maestro di flamenco Carlos a giugno terrà una lezione sulla paella, il maestro di inglese Jon ad agosto una sulla cucina (quella buona) domestica inglese: una sua particolare missione è quella di sfatare il concetto secondo il quale i sudditi della Regina non sanno mangiare... In bocca al lupo, amici!