Lo scorso fine settimana, sfidando l’acqua che cade dal
cielo, abbiamo inaugurato un mercatino per raccogliere fondi per i profughi
ucraini in Italia. Lo abbiamo fatto da Proots, un bel negozietto a
Minatogawa (Urasoe) specializzato in artigianato di Okinawa con il quale in
passato avevo fatto qualche altro evento. Il gentile proprietario, Yu-san, ha
avuto l’idea e mi ha chiesto se volevo partecipare con i miei oggetti vintage
europei e con una montagna di cose che vendevo nella vita precedente, quando a
Naha mi spaccavo la schiena partecipando in qualità di venditore ai mercatini
delle pulci.
La sfida con l’acqua non è stata vinta. Appena allestiti
i tavoli all’esterno, il cielo ha deciso di punirci, dunque ci siamo rimboccati
le maniche e abbiamo trasportato tutto il trasportabile all’interno. Alcuni
caduti sul campo, bagnati e irrecuperabili. Uso il plurale perché sabato mi ha
aiutato immensamente - senza di lei sarei deceduto in trincea - l’energetica
Veronica, d’ora in poi ribattezzata ‘Angela’ (mia angela custoda, che mi salva
la vita durante le missioni più faticose; Angela sa che ho una certa età e
rispetta gli anziani).
Alcuni amici e simpatici sconosciuti hanno portato
donazioni in denaro e in natura. Domenica una giovane è arrivata con una busta
piena di monetine da 10 yen (i risparmi dell’adolescenza?) e ci ha messo un
quarto d’ora buono a infilarle, una per una, nella cassettina delle donazioni.
Un’altra anima gentile ha portato due piante da vendere. Gino Sensei ci ha portato
bigné con la glassa bianca autoprodotti. Donazione che non risolleverà granché
le miserie degli ucraini in fuga, ma che ha risollevato assai i miei zuccheri
in caduta libera dopo tutto quel muovi-muovi di scatoloni.
Un piccolo momento magico è stato quando, sabato, è arrivato
Kutaro Kimura-san, in arte “Subtropical Daddy”. Chitarrista eccelso, ha
sfoderato una chitarra meravigliosa e ha suonato per un’ora il meglio di Ry Cooder:
il tema di “Paris, Texas”, da sempre uno dei film che più amo. Come
diamine faceva a saperlo? Chi glielo ha detto??
Purtroppo, grazie al cattivo tempo, lo scorso sabato e
domenica non sono venute le folle oceaniche che ci aspettavamo. Dunque abbiamo
deciso di riprovarci con un secondo mercatino durante i due giorni di chiusura
dell’evento, venerdì 29 e sabato 30 aprile. Fino ad allora Proots
continuerà a vendere oggetti per beneficienza. All’inizio di maggio, raccolte
tutte le donazioni, trasferirò il ricavato a due associazioni – una a Genova, l’altra
a Milano – che si stanno occupando dell’accoglienza dei profughi. Consigliatemi
da amici, mi fido. L’ultima cosa che vorrei è di affidare i nostri sudati
spiccioli a qualcuno che se li intasca o a qualche ente inutile.