Ieri sera,
razzolando nelle viuzze fra il porto di Tomari e la spiaggia di Naminoue, a
Naha, mi sono imbattuto in una nave parcheggiata nel giardino di una casa.
'Deve essere qualche marinaio maraglio che ha fatto i soldi', mi sono detto.
‘È un ristorante’, mi ha spiegato mia moglie. Siamo entrati a ficcanasare, un
cameriere gentilissimo ci è venuto incontro e ci ha invitati a fare un giro all’interno.
Meglio del Louvre, o quasi.
Il nome del
locale è Gurukun, come uno dei pesci
più apprezzati sulle tavole di Okinawa. Diviso su tre piani, è dominato da un’intera
barca da pesca che funge da sala ristorante. Il ponte, al secondo piano, ospita
piatti e clienti, il bar e la cassa. La cucina è al terzo piano. Stanzette per
cene riservate sparse qua e là, fra un immancabile shisa
e decorazioni ispirate al mare. Il locale ha 32 anni di vita, ma è poco o nulla
segnalato sulle guide turistiche. Roba autentica, per intenderci.
A questo
punto lo avrete indovinato. Al Gurukun
si mangia pesce, di tutti i tipi e per tutte le tasche. Si parte dal piatto che
dà nome al locale (735 yen), per andare fino alla cofana famigliare (cena per
due abbondantissima, con quasi tutte le creature di Nettuno su un piatto di
legno a forma di barca) a 6930 yen. Non amanti del pesce (come me), non
disperate: al Gurukun si servono
anche piatti di maiale Agu e un po’ di tutta la cucina di Okinawa, con
abbondante scelta per quelli di alghe.
La barca
che fa da ristorante, però, non è solo decorativa. Il locale è attrezzato con
numerose canne da pesca e se vi volete togliere lo sfizio potete pescare dal
ponte con le vostre mani uno dei pesci che sguazzano nella piscina che fa da ‘mare’
sotto la chiglia della nave. Da lì alla padella il passo è breve. Se poi avete
il pallino della pesca vera, il Gurukun organizza
una vera battuta di pesca, nel mare vero, a pochi metri di distanza. Ci si
imbarca sulla barca ormeggiata nel canale davanti al ristorante, si pagano 6000
yen, e il pescato è vostro. Potete farlo cucinare nel ristorante o portarlo a
casa.
Fra le
altre chicche del locale da segnalare: una tela fantastica raffigurante un
pescione, fatta prendendo l’impronta del medesimo e ricalcandola con inchiostro
nero su fondo bianco; collezione di sakè per i clienti assidui; bandiere da
pescatori giapponesi, tutte da rubare e collezionare. Che cos’altro? Ah, sì: la
sensazione, una volta cenato lì, di aver vissuto un’esperienza più unica che
rara.
Aperto tutti i giorni a
cena, dalle 18 alle 23, eccetto il mercoledì.
Tel. (098) 866-3667