A Naha fa un caldo di quelli brutti. Non perché la temperatura sia impossibile (28°C la massima, oggi), ma per l'umidità al 90%. Di notte, se non avete una gatta con ansie cacciatrici, che va da finestra a finestra come fosse un puma, siete obbligati a tenere le finestre aperte. Se siete miliardari potete permettervi la bolletta per l'aria condizionata, se non lo siete, come me, vi potete permettere le zanzare. Notti insonni, dunque, in questi giorni. Come tornare in vita, dopo una notte così? SPIAGGIA; è l'unica parola che mi viene in mente. Con un bel po' di protettore solare, e magari con un cappello e un ombrellone. Qui a Okinawa il sole non scherza. Sì, ma quale spiaggia, mi/vi chiederete. Ecco il mio menù di consigli, sull'isola maggiore dell'arcipelago.
In città l'unica vera spiaggia è quella di Naminoue, alla base del tempio omonimo. Facilissima da raggiungere (una ventina di minuti a piedi da Kokusai-dori), è il meglio che Naha può offrire in questo settore. Sabbia pulita e acqua cristallina, soprattutto se osservata dall'alto del viadotto che la domina. Se osservata mentre vi raggiunge l'ombelico non è così pulita, ma meglio del famoso niente. All'ingresso un cartello vi ricorda le mille cose che NON potete fare. Tra quelle che potete fare: il bagno, purché entro i limiti delle boe (un bagnino osserverà attentamente che non le superiate). Musica americana propagata nell'etere e un comodo bagno pubblico, gratuito, nel giardino alle spalle della spiaggia.
A una dozzina di chilometri da Naha, verso nord, la bella spiaggia di Ginowan offre un'ottima alternativa a quella di Naminoue. L'acqua è davvero pulita e cristallina. Ideale se avete un mezzo per raggiungerla. Altrimenti si può prendere un autobus fino al centro convenzioni di Ginowan, la spiaggia è alle spalle di quest'ultimo. Vi imbatterete in numerosi militari americani, la loro base è a due passi. Comodi tavoli dove mangiare se vi siete portati il cibo da casa.
Più a nord, ideale per chi cerca la tranquillità, la spiaggia di Yomitan (http://unitalianoaokinawa.blogspot.jp/2013/02/yomitan-lelegante-fenice.html), dominata da un grande albergo, a breve distanza dal negozio-fabbrica dei dolcetti beni imo (http://unitalianoaokinawa.blogspot.jp/2013/03/e-viola-ma-non-e-un-tulipano.html).
Ancora più a nord, poco lontano da Yomitan, la bella Onna, anch'essa con qualche albergo frequentato dalle coppiette in luna di miele. Ampia spiaggia, un 'ascensore' sottomarino da cui osservare i fondali e possibilità di escursioni in barca.
Ancora più a nord, poco lontano da Yomitan, la bella Onna, anch'essa con qualche albergo frequentato dalle coppiette in luna di miele. Ampia spiaggia, un 'ascensore' sottomarino da cui osservare i fondali e possibilità di escursioni in barca.
Nel Sud dell'isola maggiore ci sono diverse spiagge di grande bellezza. La prima, a sud-est di Naha, è quella di Azama Sunsun. Tirata con il righello, ha una 'campana per gli innamorati' (suonatela, vi porterà fortuna) e sabbia bianchissima.
A pochi passi da questa potete prendere una veloce barchetta che in pochi minuti vi porta alla bella isoletta di Kudaka, uno dei miei luoghi preferiti a Okinawa. Il posto vanta la nomea di luogo per streghe e maghi, si dice che rubarne sabbia e conchiglie porti sventura, ma il semplice accarezzarle dà solo piacere. Il villaggio è minuscolo, gli abitanti sono burberi quanto solo un isolano sa essere, ma la sua spiaggia, a pochi passi dall'attracco, è fantastica. Fondali trasparenti fra gli scogli, sguazzarvi è piacere puro.
Un'ultima spiaggia (fra le molte altre) da segnalare nel Sud-est è quella di Mibaru. Qualche alberghetto, sabbia bianchissima, fondali trasparenti. Una barchetta vi può portare a fare un giro così da osservarli attraverso la chiglia di plexiglass. E, nei dintorni, qualche caffè-ristorantino estremamente accogliente e popolare fra i turisti giapponesi (l'Hamabe no Chaya Café, con la sua finestra sul mare, è gettonatissimo). Buona estate!
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