Siete laureati? Geni?
Allora, FORSE, riuscirete a capire come buttare le immondizie in Giappone.
I primi tempi in cui ho
iniziato a vivere in un appartamento a Okinawa ogni
sera dalla domenica al giovedì mi prendeva un forte mal di testa. La causa non
erano le radiazioni, né qualche malattia cronica. La causa era la preparazione
delle immondizie per il mattino dopo. Ogni appartamento è corredato da un
poster al cospetto del quale la mappa della metropolitana di Tokyo è un gioco
di società per bambini. Nella mappa del tesoro sono indicati, solo con Kanji e
con figure abbastanza chiare, i giorni della settimana in cui riciclare la tal
merce. Più tutte le istruzioni minori, dettagliatissime. Ora le ho imparate a
memoria, non ho più bisogno del poster né dell’aspirina, mi basta sapere quale
giorno della settimana sarà domani. Per farla breve, a grandissime linee: il
lunedì immondizie ‘normali’ (organico + plastica) da bruciare (sì! Nell’efficiente
Giappone, non so se solo a Okinawa, non hanno ancora avviato un sistema di
riciclaggio per i rifiuti organici e per la plastica!); il martedì le bottiglie
di vetro, il mercoledì le lattine e le bottiglie di plastica, il giovedì di
nuovo le immondizie ‘normali’, il venerdì carta e cartone, sabato e domenica
festa (le immondizie vanno tenute a casa). E, se ciò non bastasse: le
immondizie da bruciare vanno messe esclusivamente in sacchetti appositi, da
acquistare al supermercato, con una fiammella/faccina rossa sopra.
Quelli non
combustibili vanno in un altro sacco apposito (altro giorno della settimana,
non chiedetemi quale), in questo caso con faccina blu e senza fiammella. Bottiglie
e lattine possono essere messe all’interno di sacchetti comuni, purché separate
fra loro. Carta e cartone, anche in questo caso separati fra loro, vanno disposti
impilati, fuori da sacchetti, annodati con lo spago. E così per i cartoni del
latte, che vanno prima lavati, aperti e appiattiti. Se sbagliate una sola di
queste istruzioni (giorno/merce, sistema di assemblaggio) il giorno dopo la
vostra immondizia sarà ancora in strada (niente bidoni, non esistono, da
nessuna parte in Giappone), ‘punita’ con un bell’adesivo giallo ai geroglifici
in cui viene sottolineato il vostro imperdonabile errore.
Se lo spazzino sarà
misericordioso, al passaggio successivo raccoglierà comunque l’immondizia ‘punita’,
ma quelli più puntigliosi e polemici ve la lasciano lì, per l’eternità, a
ricordare pubblicamente il vostro scarso rispetto per le regole. Ciò non
impedisce, soprattutto nella ‘rilassata’ Okinawa, che qualche cafone (anche in
Giappone esistono! Ma qui, essendo un’esigua minoranza, stridono ancora di più
che da noi) lasci i propri rifiuti dove gli pare. A volte, forse per sfida,
alla base dei cartelli in cui si ricorda il dovere di non insudiciare le
strade. Certo è che spesso il pattume in Giappone è un vero problema. Non essendoci
cestini né bidoni, una volta che scartate una scatola di biscotti o mangiate
una banana sarete condannati a portarvi appresso i cadaveri del vostro pasto
fino a casa. La soluzione estrema, di solito, è raggiungere un supermercato in
cui depositare le immondizie nei bidoni all’entrata (qui ci sono!). Che fatica,
però.
P.S.: l'altro giorno li ho messi alla prova. Ho messo in un unico sacchetto non omologato lattine e una bottiglia di vetro, poi li ho spiati dalla finestra mentre passavano. Lo spazzino lo ha raccolto (era bianco, non trasparente), lo ha accarezzato per un secondo, ha capito che era roba fuorilegge, ci ha appiccicato l'adesivo e me lo ha lasciato lì. Spazzino con i calli del mestiere, non c'è che dire.
LATTINA LASCIATA DA UN CAFONE DOTATO DI UN CERTO SENSO PER LA GEOMETRIA
Last but not least: avete monnezze ingombranti (televisori, frigoriferi ecc.) e non sapete dove infilarvele? Dovete acquistare (non ho capito dove, appena lo saprò ve lo dirò) degli adesivi appositi, 300 yen per monnezzone. Su questi è riportato un numero di telefono al quale prenotare il ritiro. Vi sarà comunicato - in giapponese stretto, ovvio - quando lasciare in strada (sotto casa, presso il cumulo di ciarpame usuale) i vostri cadaveri, sui quali avrete applicato gli adesivi.
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