È periodo di Oo-tsuna-hiki
(Tug of War, Tiro alla Corda, fate voi), a Okinawa. In attesa del 13 ottobre, quando a
Naha ci sarà la più imponente gara di questo genere, le città minori
scaldano i muscoli. Ieri è stato il turno di Itoman, non potevo mancare. Una
quindicina di chilometri in bici sotto la pioggia e il vento, ma sono
sopravvissuto: ecco il raccolto. L’Oo-tsuna-hiki non è ancora uno sport delle
olimpiadi nucleari di Abe, ma, visto l’impegno che la gente di Okinawa ci mette,
dovrebbe diventarlo. La lunga corda era distesa lungo la Route 331 che
attraversa il centro della città. Prima del vero e proprio tiro alla fune si è
tenuta una parata di circa tre ore con tutto il meglio che Okinawa può offrire
in termini di folclore: Eisa, tamburi
taiko, bambini fantastici vestiti con
tessuti di bingata (un motivo decorativo
tradizionale dell’arcipelago). Alle cinque la massa si è divisa in due: quelli
pronti a tirare da un lato, quelli dall’altro. I forzuti ‘capi’ delle due
fazioni hanno sudato non poco per agganciare i due estremi con l’ausilio di un
palo, ma ce l’anno fatta. Dato il via, la gente ha iniziato a tirare di brutto.
Mi sa che porto fortuna alla fazione che scelgo: per il secondo anno
consecutivo sono finito tra i vincenti. Per raggiungere il traguardo e
decretare la vittoria ci sarà voluta mezz’ora abbondante di sudore e urla
(volete vedere un giapponese che si trasforma in un brasiliano a carnevale? Venite
a una di queste manifestazioni). A pochi passi da me incitava la folla una
ragazza con fisico da boiler e voce da arpia (+ capelli biondi e unghie finte
rosa confetto, vabbè), che ha avuto il suo effetto. A vittoria dichiarata la
gente, machete e coltelli assortiti fra le mani, si è affrettata a tagliuzzare la
gigantesca corda. Si dice che un pezzetto annodato all’ingresso di casa porti
fortuna per l’anno a seguire.
Un Giappone rilassato, camicie quasi hawaiane e un clima subtropicale. Belle foreste - dove la betoniera non è ancora arrivata - e resti di antichi castelli del Regno di Ryukyu. Attualità e racconti di viaggio, ma non prendetemi per l'ente del turismo né per l'ufficio di collocamento. Buona lettura.
venerdì 20 settembre 2013
ITOMAN HA TIRATO LA FUNE
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